Kiwanis Junior Club Villa San Giovanni
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Rassegna Stampa

Gazzetta del Sud

(Mercoledì 20 aprile 2004)

VILLA SAN GIOVANNI “Storie di processi – Delitti eccellenti e criminalità organizzata”
tavola rotonda organizzata dal Kiwanis Junior

Non dimenticare gli “eroi della giustizia”

VILLA – Non poteva che avere un'eco notevole con la presenza di amministratori, cultori del diritto e un uditorio qualificato la tavola rotonda organizzata dal Kiwanis Junior club dal titolo “Storie di processi – Delitti eccellenti e criminalità organizzata”. Un'assise con relatori d'eccezione per analizzare la storia giudiziaria dell'ultimo decennio, dal lato di chi quelle pagine dei processi eccellenti le ha scritte in prima persona per averne dibattuto nelle aule dei Tribunali l'accusa o la parte civile. “Delitti eccellenti e criminalità organizzata” (incontro tenutosi nel Grand Hotel de la Ville) è stato un modo per rendere onore a tre magistrati, Paolo Borsellino, Giovanni Falcone e Antonino Scopelliti, che hanno dedicato la loro vita alla giustizia e con sacrificio (anche quello ultimo della vita) e senso del dovere hanno creduto nella lotta alla mafia. Un modo originale, perché il club junior villese non ha voluto tanto ricordare le tre figure quanto rivisitare i processi che sono seguiti alle loro uccisioni, per ricordare quel senso di servizio che questi uomini e professionisti hanno dimostrato. A permettere tutto questo, assieme alla giovane compagine del club villese, gli enti locali patrocinatori (la presidenza del Consiglio provinciale, la comunità montana Versante dello Stretto, i Comuni di Villa e Campo) e i relatori che hanno partecipato alla tavola rotonda: il dott. Michele Barillaro, giudice presso il Tribunale di Nicosia e componente del comitato scientifico dell'Osservatorio permanente sulla criminalità organizzata; il dott. Vincenzo Pedone, presidente di sezione del tribunale di Locri; l'avv. Natale Polimeni, parte civile nel processo per l'omicidio del giudice Scopelliti; la dott.ssa Patrizia Gambardella, ex referente regionale di “Libera” e giudice onorario del Tribunale per i minori di Reggio Calabria. Ai saluti iniziali degli amministratori (l'on. Giuseppe Caminiti, il presidente Piero Patafi, il vicepresidente della comunità montana Bruno Fortugno, i sindaci Rocco Cassone e Nino Scopelliti) e del club service (il presidente Marco Santoro, il governatore del Distretto Italia Riccardo Cannavò e, nel ruolo di cerimoniere della manifestazione, il presidente eletto Antonino Lucisano) sono seguiti gli interventi. Il dott. Michele Barillaro (protagonista, nella mattinata, di un brillante incontro dibattito con i discenti delle scuole, dal titolo “Gli eroi da non dimenticare: Borsellino, Falcone e Scopelliti”), partendo dall'esperienza di giudice a latere nel processo per la strage di via D'Amelio ha relazionato sullo stato della lotta alla criminalità organizzata, spiegandone i meccanismi di ieri e di oggi e le importanti novità che da Palermo e dall'attività ministeriale di Falcone partirono negli anni '90. Incentrata sulla figura professionale e umana di Scopelliti e sui motivi della sentenza di assoluzione della Corte di Cassazione per l'omicidio dell'agosto 1991, la relazione dell'avv. Natale Polimeni, il quale non ha potuto esimersi dallo spiegare l'interesse di Cosa Nostra all'omicidio del giudice, sostenitore della linea di rigore sostanziale nella lotta alla mafia. Le conclusioni sono state affidate al presidente Vincenzo Pedone, anch'egli protagonista del processo per la strage del giudice Borsellino: «I delitti eccellenti – ha osservato Pedone – sono stati la punta di un iceberg. Oggi la criminalità prospera nel silenzio e il nostro compito, quali uomini di giustizia, è fare in modo che la mafia non usucapisca lo Stato». E anche se di eroismo non dovrebbe parlarsi in una società civile, come ha ricordato lo stesso giudice Pedone, tuttavia l'eroismo c'è stato da parte di questi tre magistrati e di molti altri uomini di giustizia ed esponenti della società civile caduti sotto i colpi della criminalità: per questo, facendo proprio un suggerimento di Patrizia Gambardella, il Kiwanis Junior si farà promotore di istituire una giornata nazionale per ricordare tutti gli eroi della giustizia.

Giusy Caminiti
 

 

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