(Venerdì 21 maggio 1999)
Villa / Il Ponte sullo Stretto di Messina
al centro di un dibattito del Kiwajunior
VILLA S. GIOVANNI – Ponte sullo Stretto di Messina, ovvero una speranza per il sud e un «sogno» che presto potrebbe diventare realtà. Su di esso registriamo una
nuova iniziativa, quella del Kiwajunior che per oggi ha organizzato un convegno (alle 18 al Grand Hotel de la Ville) sul tema «Realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina: iniziative legislative
a sostegno». Il relatore ufficiale sarà il sen. Adolfo Manis, componente del consiglio di Presidenza e delle commissioni antimafia, lavori pubblici e ambiente del Senato. Molto «quotati» gli
interventi; sull'argomento, infatti, parleranno il sen. Basilio Germanà, componente della Commissione lavoro del senato, il presidente della Giunta regionale, Luigi Meduri, gli assessori regionali
Francesco Laudadio (ai Trasporti) e Antonella Freno (al Turismo), il presidente dell'amministrazione provinciale, Antonio Calabrò e il sindaco di Villa, Rocco Cassone. Oggi si parlerà del Ponte sullo
Stretto non soltanto dal punto di vista tecnico, ma anche e principalmente per sapere quali potranno essere le «ricadute» e gli effetti positivi sia nel settore dei trasporti (giunto ormai al
collasso) che in quello del turismo, oltre alle incidenze che si potranno avere sia in città come pure in tutta la fascia tirrenica. Il convegno di oggi segue di un solo anno quello organizzato dal
Movimento popolare europeo nel corso del quale era emerso che la città è favorevole alla realizzazione dell'importante manufatto (eccezion fatta per Legambiente e Rifondazione) anche se si vogliono
conoscere nei minimi particolari e senza riserve quali potranno essere i problemi che la colossale struttura farà ricadere sul territorio. In quella occasione era emerso che «il Ponte va inserito
nella discussione dell'integrazione dell'area dello Stretto, che è problema di trasporti, di viabilità complessiva, tant'è che l'opera dovrebbe essere inserita nel piano generale dei trasporti e
potrebbe avere una funzione strategica per irrobustire la forza competitiva dell'intero sistema territoriale», specificando che «l'opera sicuramente potrebbe essere un momento importante di sviluppo
e di modernizzazione del Mezzogiorno e dell'intero paese».
Giuseppe Caminiti
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