(Martedì 20 settembre 2005)
Lido Comunale
Parola, suono e immagini nei viaggi del Rhegium Julii
Continua il successo dei “Viaggi nel Mito” organizzati dal Rhegium Julii. Parola, suono, immagini hanno caratterizzato due venerdì culturali che si sono svolti
presso lo spazio dancing del Lido comunale. Il primo ha visto protagonisti: per la parola, Stefano Mangione con la sua raccolta poetica “Anno Domini 2001 (e... oltre)”, presentata da Francesco
Idotta; per l'immagine, i colori dei quadri del maestro Michele Praticò; per il suono, settore affidato alla coordinatrice delle attività musicali, Federika Gallo, il duo composto da Isabella
Inzaghi (pianista) e Pasquale Faucitano (violinista), che hanno ripercorso suggestioni e suoni di Piazzolla, Albeniz, Kreisler, Granados. Durante la conversazione, coordinata da Francesco Idotta, è
emerso il carattere poliedrico di Mangione, un poeta che partendo dal vernacolo reggino ha raggiunto una maturità espressiva svincolata da limiti geografici, frutto del profondo studio dei classici
e dei grandi autori italiani ed europei del ‘900. Il secondo venerdì ha visto l'incontro tra due associazioni: il Kiwanis Junior e il circolo reggino presieduto da Giuseppe Casile, dimostrando,
attraverso la realizzazione del libro “L'ambiente è la mia casa: viaggio tra storia e mito”, che nella nostra città è possibile superare i campanilismi e produrre iniziative culturali che affrontino
con la voce della poesia (in svariate lingue: italiano, latino, grecanico, dialetto) la tematica della salvaguardia dell'ambiente anche culturale. Con il volume curato da Antonella Cafarelli,
presidente del Kiwanis Junior, con introduzione di Mario Musolino del Rhegium Julii, le due associazioni hanno voluto parlare con una sola voce: «Quella impetuosa dei poeti, le cui allucinanti
visioni, hanno descritto meglio di qualunque cartina geografica, i percorsi, le albe, e spesso gli amari tramonti della nostra città». E come scrive il grande Giovanni Pascoli: «Qui, dove è quasi
distrutta la storia, resta la poesia». Il risultato di questa inaspettata semina è stata una raccolta di liriche che si spera possano addolcire il palato di chi come noi, che ama la lettura, non
accetta che poche, ma purtroppo ben visibili erbacce contaminino l'ambiente della nostra casa, illuminata dal sole, dal «nostro sole che non è come quello degli altri: il nostro sole è greco» (Emilio
Argiroffi). L'immagine, nella serata curata da Pino Bova, è stata affidata al Club Unesco, il cui presidente Alberto Gioffrè ha commentato il filmato-documentario sulle bellezze paesaggistiche
calabrese. Ancora una volta la musica ha invaso lo spazio dancing coinvolgendo il numeroso pubblico presente: protagonista il duo composto dal soprano Federika Gallo e dalla pianista Caterina
Figliolia (che hanno eseguito musiche tratte dalla Settembrata Calabrese e di autori quali Benintende e Cilea), mentre l'immagine è stata affidata ai colori di Domenico Baronetto.
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