(Martedì 15 giugno 1999)
Qualità della vita e risorse locali: i club service fanno fronte comune per migliorare la vivibilità cittadina
Un appuntamento promosso da ben dieci club service che intendono orientare la propria attività professionale e pubblica al servizio degli interessi generali della
comunità in cui operano. Rotary (club RC Centro, Nord e Sud “Parallelo 38”), Inner Wheel, Kiwanis (oltre a quello della “Città dello Stretto”), Kiwajunior, Rotaract, Soroptimist, Panathlon si sono
infatti incontrati in un convegno, patrocinato dalle Amministrazioni comunale e provinciale e svoltosi nell'aula magna dell'Accademia di Belle arti, in cui hanno discusso sulla Qualità della vita a
Reggio Calabria , «superando gli stati di separatezza ed allargando i tempi e gli spazi della comunicazione interassociativa», come ha sottolineato il prof. Sandro Manganaro nella sua introduzione,
evidenziando poi «il comune e propositivo contributo atto a migliorare il grado della “qualità” della vita cittadina grazie ad un sistema di sinergie ed alleanze interassociative, estraneo ad
atteggiamenti moralistici o diagnostici ed all'emissione di giudizi suggeriti da preconcetti o da “complessi di superiorità”, capace di far germogliare la “cultura della solidarietà” e di
organizzare la speranza civile nella nostra città, dove purtroppo frequenti sono i comportamenti di tipo acquisitivo, aggressivo e da emigrati in patria». Aldilà del convegno, sembra questa la vera
novità, cioè lo stare insieme per disegnare opportune strategie per migliorare, in ogni campo, la vivibilità cittadina. Concetto peraltro diffusamente espresso anche nelle conclusioni tratte da
Miranda Bambace Laganà, la quale ha auspicato il ripetersi di tale appuntamento «al fine di fare il punto delle iniziative già avviate e per suggerire eventuali nuove proposte». L'incontro, moderato
dal dott. Giuseppe Tuccio, ha visto dapprima il dott. Nello Colomba relazionare sul gap tra potenzialità territoriali e servizi sociali . Nel mettere in evidenza le strutture di alto livello
presenti sul territorio (Museo, Università, Conservatorio, Accademia di belle arti, l'Associazione internazionale “Giornate mediterranee di Reggio”, Isesp, ecc...), Colomba ha auspicato collegamenti
con analoghe strutture di altri paesi, proponendo nel contempo l'istituzione di un organismo, composto da rappresentanti dei vari club service e da esperti nei vari settori, per approfondire i vari
argomenti e l'organizzazione di una conferenza degli stessi Club operanti nelle regioni del Mezzogiorno «per avere più forza a realizzare gli obiettivi prefissati». La proposta di una consulta
femminile , finalizzata alla costruzione di una “rete di solidarietà” in ambito cittadino, è stata avanzata dalla presidente dell'Inner Wheel Club, Franca Tuccio Arena. Una dettagliata analisi del
rapporto tra cittadino e servizi pubblici è stata invece formulata da Pietro Pedà, il quale in conclusione ha suggerito la pubblicazione, e conseguente distribuzione ai cittadini, di una sorta di
“vademecum” recante l'ordinamento di ciascun ufficio con l'indicazione di missioni, funzioni, orari e persino l'indicazione dei mezzi pubblici per raggiungerli. Dei giovani e la notte reggina ha
parlato l'avv. Francesco Nucara: la sua è stata una sorta di radiografia delle abitudini del mondo giovanile locale che ha permesso di proporre modelli di cambiamento, al di fuori dei classici
stereotipi (discoteca, pub ecc...), per l'organizzazione di un modello di vita culturale notturna. A seguire la relazione di Caterina Turiano Muritano sulla tutela delle risorse in città, incentrata,
tra l'altro, sulla possibilità di uno sviluppo sostenibile e sul tema dell'ecologia, mentre l'avv. Giuseppe Naim, discutendo della gestione moderna degli impianti turistici e sportivi cittadini, ha
evidenziato la carenza dell'impiantistica sportiva, anche se le prospettive di una maggiore dotazione infrastrutturale e alcuni importanti finanziamenti da parte del Credito sportivo lasciano ben
sperare. Gli interventi dell'ing. Domenico Sapia, recupero urbano - problemi e prospettive, del prof. Edoardo Mollica, sul progetto Cerere e centri storici e dell'avv. Filippo Garaffa, la
toponomastica come recupero dell'identità civica , hanno concluso un incontro che segna ufficialmente l'inizio di una concreta collaborazione tra tutti i Club service cittadini.
Domenico Grillone
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