(Lunedì 26 aprile 1999)
Convegno su “Globalizzazione e sviluppo”
“Globalizzazione e sviluppo”. È questo il tema di un convegno che si terrà al Grand Hotel Miramare con inizio alle 18 venerdì prossimo. L'iniziativa è stata promossa
ed organizzata dal people club “I Ragazzi di via Zecca” in collaborazione con il Kiwajunior e l'associazione Giovani industriali. È prevista la partecipazione di Demetrio Battaglia, segretario
provinciale della Confartigianato; Antonio del Pozzo, presidente di Fincalabra; Attilio Funaro, direttore della Confcommercio provinciale; Nino Marcianò, presidente della Confesercenti provinciale e
Antonio Spadaro, professore associato di giustizia costituzionale dell'Università di Messina. A moderare l'incontro sarà Massimo Calabrò. L'obiettivo che gli organizzatori si sono posti promuovendo
questo convegno è quello di riuscire a focalizzare il concetto di globalizzazione in chiave di sviluppo per le realtà locali. A tal proposito in una nota diffusa dal presidente de “I Ragazzi di via
Zecca”, Lillo Romeo, si sottolinea che «la globalizzazione è una tendenza a rapportare le diverse parti del globo; è un processo di creazione di contatti e flussi di scambio ma è anche nella sua
accezione forte, come dice Lorenzo Giovanni Bellù, un processo generale e diffuso di creazione di legami di interdipendenza di medio - lungo periodo tra individui e comunità in ogni parte del globo».
In tale contesto, secondo i ragazzi di via Zecca, la globalizzazione deve essere intesa come un processo non soltanto economico, ma anche «umanitario e ambientale». Un processo che, infine, che deve
saper dare anche maggiore «valore al localismo». A tal proposito viene citata un'osservazione del noto professore Giovanni De Rita secondo cui «la società italiana è un variegato tessuto socio-economico
con sei milioni di imprese, milioni di lavoratori indipendenti, oltre centro distretti industriali, centinaia di accordi e patti, consorzi e comunità. Secondo De Rita - chiariscono ancora quelli di
via di Zecca - la competitività sta nello sviluppo locale e nella coesione sociale, quindi l'importanza verso il territorio che è il tessuto che innerva molteplici capitalismi nella globalizzazione.
Il capitalismo della grande impresa e il capitalismo molecolare e del lavoro autonomo». Tuttavia, Lillo Romeo, presidente del people club, a tutto questo aggiunge altro. Ritiene, infatti, che la
globalizzazione «è fare i conti con le scelte economiche poiché la globalizzazione ha un andamento ambivalente e ambiguo creando vaste esclusioni e globalizzando la povertà».
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