Kiwanis Junior Club Reggio Calabria
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Rassegna Stampa

Gazzetta del Sud

(Martedì 5 gennaio 1999)

Convegno questa sera all'Hotel Miramare organizzato dai “Ragazzi di via Zecca”

I diritti dell'infanzia
A seguire la “Tombolata dell'Epifania”

“Dalla parte del bambino”. Si chiama così la conferenza organizzata e promossa da “I ragazzi di via Zecca” con la collaborazione di Rotaract, Kiwajunior, Leo Club, Inner Wheel ed Interact che si svolgerà oggi alle ore 18 nel salone del Grand Hotel Miramare. All'incontro seguirà la “Tombolata dell'Epifania” il cui ricavato sarà interamente devoluto in beneficenza all'istituto di bambini a rischio dell'Opera Antoniana della città. All'incontro interverranno Alberto Alfarano, sacerdote della parrocchia di S. Antonio, Gianni Pensabene, assessore alle politiche Sociali, Salvatore Settineri, professore associato di psichiatria dell'Università di Messina, l'avvocato Franca Panuccio, Luisa La Face, presidente della commissione infanzia dell'Inner Wheel.
L'incontro sarà moderato dall'avv. Salvatore Federico.
Il convegno servirà a sottolineare come il 20 dicembre 1989, a trent'anni dall'approvazione dei diritti del fanciullo, l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite approva, all'unanimità, la Convenzione sui diritti dell'infanzia.
A nove anni di distanza dalla sua approvazione, ratificata anche dal nostro governo e divenuta legge dello Stato (la n. 176 del 1991), quella firma, quel testo sono ben conosciuti solo dagli addetti ai lavori.
I suoi 54 articoli sono ritenuti da gran parte di dottrina e giurisprudenza, innovativi per la stessa “ratio” che li sorregge: considerare il bambino come soggetto di diritti e non più come oggetto passivo dell'attenzione degli adulti, che programmano la sua vita sin nei minimi particolari, dalla scuola alla musica, dalla danza al teatro, al computer, allo sport, alle lingue: quindi il bambino come “oggetto di tutela”.
Bambini degli orfanotrofi di Bucarest che, secondo il più diffuso quotidiano rumeno, negli ultimi anni della dittatura di Ceausescu, furono infettati dal virus dell'Aids ed usati come cavie.
O come i bambini del piccolo ospedale di Kiev dove, secondo un articolo pubblicato da “Le Monde Diplomatique”, la dott.ssa Bolshova ne opera in media 40 ogni anno togliendo loro la ghiandola tiroidea, tentando così di cancellare dal loro corpo e dalla loro mente i danni ed i ricordi dell'incidente nucleare di Cernobyl. Tanti ancora gli esempi, come i bambini di Sarajevo, dell'Albania, del Burundi, del Ruanda, della Colombia, dell'Argentina, del Cile, della Somalia: bambini capaci di raccontare senza lacrime le storie dei loro paesi in guerra.
A Rio del Janeiro ne muoiono ogni ora più di trenta, mentre i bambini del Nicaragua con il loro corpo magro, sfinito, assassinato e violentato sono diventati una sorta di documento storico, per non parlare dei bambini africani dove uno su quattro non ha il mangiare per vivere.
Il convegno metterà inoltre in evidenza che in Italia l'anno 1997 ha segnato l'approvazione della legge n. 285, con la quale si intende raggiungere un'unificazione della programmazione delle politiche a favore dell'infanzia e che ha visto l'istituzione di un “Fondo nazionale per l'infanzia e l'adolescenza”, volto alla promozione di interventi a favore del miglioramento della qualità della vita, della crescita sociale e culturale dell'infanzia. I fondi sono destinati alle Regioni, mentre una quota è riservata al finanziamento diretto di interventi da realizzarsi in alcune città pilota, compresa Reggio.
L'assessore Gianni Pensabene ha recentemente presentato il piano triennale per l'infanzia “Città amica dei bambini” che, grazie alle basi poste dal ministro Livia Turco permetterà ai bambini di vivere la città ed il suo territorio accanto a centri gioco, ludoteche, percorsi sicuri per raggiungere la propria scuola.
Dunque, una città a misura di bambino, come fulcro di attività che vedranno quali protagonisti i bambini come soggetti e non più meri oggetti da proteggere.
Ai progetti del Comune ha fatto eco il Provveditore agli studi Ferrante che, rimarcando il ruolo della scuola come promotrice di contatti sociali e supplente, a volte, di carenze della vita familiare, ha rinnovato il proprio impegno affinché la legge 285/97 e la circolare ministeriale 247 dello scorso 19 ottobre trovino nell'ambito scolastico validi referenti per un miglioramento nel sistema della politica sociale a favore dell'infanzia.

Domenico Grillone
 

 

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