Relazione Programmatica
del Luogotenente Youth Governor Francesco Garaffa

Autorità Kiwaniane, rappresentanti dei club service cittadini, graditi ospiti, gentili soci, amici Vi ringrazio per la Vostra presenza.
Se oggi assumo questo incarico, devo ringraziare prima di tutto chi mi ha fatto conoscere il Kiwanis e quindi in primo luogo mio padre che da socio, segretario, presidente ed adviser del Kiwanis club Reggio Calabria mi ha fatto apprezzare i valori Kiwaniani e le responsabilità ma anche le soddisfazioni cui vanno incontro gli officers del Kiwanis e insieme a lui ovviamente mia sorella Rosanna mio sponsor nell'ingresso nel club.
Ringrazio i miei soci che mi hanno voluto Presidente del nostro club prima e poi mi hanno proposto quale luogotenente e ringrazio gli altri club che per tale incarico mi hanno eletto.
Ringrazio sin da ora i Presidenti dei club di questa interdivisione che sono sicuro mi aiuteranno tantissimo quest'anno nel mio compito e ringrazio sin da ora il mio segretario Antonella Cafarelli, confessando che sapere di poter contare sul suo supporto mi fa sembrare tutti i miei impegni molto più agevoli.
Oggi inizia per me un anno speciale ed infatti è il mio decimo anno da socio Kiwanis Junior ed inizia con un impegno particolare quello di Luogotenente Youth Governor Interdivisione D, incarico che mi lusinga per la fiducia che mi è stata data, ma molto di più per la consapevolezza di essere il luogotenente di una interdivisione straordinaria.
Non solo infatti i club di Reggio Calabria, Villa San Giovanni, Messina Centro, Peloro Messina e Milazzo, che la compongono, sono tra i club più attivi e meglio inseriti nel contesto socio-culturale delle loro città all'interno dell'intero Distretto Italia, ma gli stessi club sono sempre tra i primi nella realizzazione dei service nazionali.
Ed a proposito di service, è mio compito invitare tutti i club di questa Interdivisione ad impegnarsi nel service di quest'anno del Distretto Kiwanis Junior Italia "Tutti a scuola da Giovanni & Paolo", dove, come Riccardo ha spiegato nel suo messaggio, Giovanni e Paolo sono i Giudici Falcone e Borsellino e tutti a scuola rivela la necessità di prendere esempio da questi due illustri uomini prima ancora della volontà del Kiwanis Junior e del suo Youth Governor Riccardo Cannavò e di tutti noi del direttivo nazionale di costruire in Somalia una scuola da intitolare ai Giudici Falcone e Borsellino.
Mi fa piacere che Riccardo abbia accolto la richiesta di cui mi ero fatto portavoce di ricordare nell'ambito delle manifestazioni legate a questo service anche la figura del giudice Scopelliti, il cui operato e il cui destino lo lega alla memoria di Falcone e Borsellino. E tengo ad evidenziare che nella prima riunione di interdivisione è emersa la richiesta, che sono sicuro sarà accolta all'unanimità nel direttivo nazionale, di ricordare lo stesso Scopelliti anche nella scuola da costruire, suggerendo di dedicare allo stesso la biblioteca o un'altra aula della stessa scuola.
Credo che questo service e l'impegno che tutti noi soci di questa Interdivisione dedicheremo alla sua realizzazione ci aiuterà a crescere raggiungendo così uno degli obiettivi che si deve porre ogni Kiwaniano.
All'interno del nostro club deve crescere prima di tutto la convinzione che bisogna utilizzare le proprie capacità non solo per fini personali ma essere pronti a metterle a disposizione degli altri ed in particolare di chi ne ha più bisogno.
E non potrebbe essere diversamente per un club come il nostro il cui nome Kiwanis, che vuol dire pressappoco conoscersi meglio, ed il cui motto WE BUILD, noi costruiamo, lasciano capire senza poi tanti dubbi quelle che sono le finalità di chi fa parte di questo club.
È per questo che si fa parte del Kiwanis Junior, per crescere grazie agli impegni che ci si assume, alle difficoltà che si incontrano, alle esperienze che si fanno, alle persone con cui si viene a contatto, ma all'interno del Kiwanis Junior e di questa interdivisione in particolare, si cresce soprattutto per quella atmosfera di amicizia con cui si va incontro a tutto quello che ho detto prima.
Sono sicuro, dunque, che questo anno, come sempre hanno fatto, i soci di questa Interdivisione abbiano voglia di impegnarsi, di non nascondersi in un castello dorato, abbiano voglia di affrontare le avversità sapendo che come sempre incontreranno persone pronte a fargli uno sgambetto, ma anche tante persone disponibili e su cui contare, quelle stesse persone con cui condividiamo valori ed ideali, con cui ci piace passare il tempo in maniera seria, ma anche divertente, con cui ci piace aiutare chi ha bisogno o organizzare una conferenza e con cui ci piace giocare una partita a calcio o fare una scampagnata, con cui ci piace, insomma continuare a crescere.
Per quanto riguarda me, non sono abituato a promettere la realizzazione di qualcosa senza in realtà poter essere certo della stessa, ma preferisco promettere solo quello di cui sono certo e cioè il mio impegno a svolgere al meglio la mia funzione ed ad essere sempre disponibile verso tutti i soci di questa Interdivisione ed in particolare verso gli amici Saverio Gerardis, Marco Santoro, Fabrizio Sottile, Antonella Squillacioti e Raffaella Catania che da presidenti dei rispettivi club saranno i miei diretti interlocutori.
Gli obiettivi che non io solo, ma tutta l'Interdivisione si deve porre quest'anno è di credere nell'impegno diretto e non nei cortei che chiedono agli altri di impegnarsi, di preoccuparsi di agire più che di apparire, di parlare della fame del mondo solo dopo esserci impegnati a sconfiggere quella dietro casa nostra, di non controbattere ai nostri avversari dicendo perché quello che fanno è sbagliato, ma cercando di spiegare perché quello che facciamo noi ci sembra giusto, di essere sempre pronti al dialogo con tutti e mai allo scontro con nessuno, di ascoltare e rispettare le opinioni di tutti e, quando divergono dalle nostre, cercare di far valere la forza delle nostre ragioni e mai le nostre ragioni con la forza.
Grazie a tutti.