Il Service
2007-2008
Nella vita dell’uomo
anche giovane, l’amicizia trasforma l’esistenza, facendo
sperimentare comportamenti sociali e relazioni sempre più intense e
significative. Così è stato ed è per noi kiwaniani e così dovrà
sempre essere cercando di migliorare, migliorarci, crescere e
permettere ad altri di cercare, trovare e mantenere legami
importanti, veri, straordinari.
Lo spazio sociale in cui operiamo diventa spesso, meno di quanto
dovrebbe essere, crogiuolo di sentimenti, di apertura, di sintesi e
di dialogo verso l’altro, facendo palpitare nel nostro animo
comprensione, tolleranza e collaborazione, raggiungendo orizzonti di
fratellanza e di rispetto, che aboliscono le frontiere, le divisioni
e le dimenticanze, donando senza riserve, facendo diventare il
percorso di vita laboratorio del fare.
Il mettersi in gioco, diventa ricevere dagli altri, la forza della
civile convivenza, la condivisione di progetti, stimolo di crescita,
di esprimersi, convinti del proprio ruolo con convinzione e spirito
di servizio.
Il fare diventa lo strumento privilegiato per esserci, per essere e
vivere quella “stagione della speranza” come la descriveva un
benefattore dell’umanità come Raoul Follerau, nel suo testamento
spirituale invitando i giovani di tutto il mondo a vivere un nuovo
tempo.
Così, per noi, la costruzione di una scuola, di un centro per
bambini malati, di una struttura sociale ecc…ecc…diventano aneliti
di speranza, basi per una nuova stagione…per una nuova stagione del
cuore…, che sarà lo slogan di quest’anno 2007-2008.
La nostra attività kiwaniana ci porta spesso ad incontrare,
comprendere, confrontare situazioni di disagio e povertà.
Quest’anno nell’accettare, dopo molte riflessioni per gli impegni,
le distanze e le problematiche che non mi permetteranno di essere
molto presente in tutti i club, l’elezione a Governatore, ho pensato
in aggiunta a tutte le altre iniziative e service, che la
realizzazione di alcuni parchi gioco nelle zone disagiate e più
problematiche delle nostre città, possa essere stimolo concreto,
positivo, aggregativo, sicuramente piccolo, ma sentito e sincero, di
rinascita umana e per noi di rinascita kiwaniana, in un momento
storico generazionale dove i giovani riescono con difficoltà a fare
gruppo, crescere insieme, inserirsi nella società, diventare leader.
Nei parchi gioco spesso lo spazio ed il gioco diventano educativi,
sociali e civili, i bambini si appropriano del loro mondo, superano
barriere di classe, lingua, abitudini, comportamenti, innescando
sentimenti e valori più sani e nobili.
L’obiettivo è quello di realizzare almeno un parco giochi (con
l’impegno di realizzarne il maggior numero possibile) in ogni città
dove è presente un Club Kiwanis Junior, all’interno di una scuola,
in una zona disagiata, in una villa o recuperandone uno già
esistente.
Il parco dovrà essere completo di attrezzature idonee, zone a verde
e corredato di quanto meglio possa essere utilizzato e realizzato,
corredandolo anche di logo ufficiale del club e informazioni sul
Kiwanis.
È auspicabile, la ricerca di sponsor privati, collaborazioni con
enti locali o altro, tenendo ben presente però, che l’iniziativa
rimane unicamente del Kiwanis Junior e del distretto patrocinatore
Kiwanis, con il quale sarebbe indispensabile trovare momenti di
sintesi e collaborazione per cercare di realizzare nel miglior modo
l’iniziativa.
I parchi dovranno essere inaugurati nel più breve tempo possibile
(Dicembre 2007-Marzo 2008).
Ad Aprile, in concomitanza del kiwanis day, verrà infatti
organizzata una manifestazione contemporaneamente in tutti i parchi
gioco.
A disposizione dei club del Distretto è stato nominato uno Chairman
del Service nella persona di Sergio Giummo, che seguirà tutte le
attività legate al service.
Forza Amici, facciamo gruppo,
“…per una nuova stagione del cuore…”
Sarebbe opportuno che
tutti i Presidenti comunicassero al sottoscritto e a Sergio Giummo,
Chairman del Service, le modalità, l’ubicazione ed i tempi di
attuazione del Service di quest’anno; ovvero la realizzazione,
l’ampliamento o il ripristino di un parco giochi, di un giardino o
di altra struttura dedicata ai bambini nella propria città.
Presumendo che durante il Passaggio di Campana ogni Presidente abbia
relazionato su come e cosa fare nel corso dell’anno, occorre subito
mettere in rete e comunicare tali informazioni per monitorare e
intervenire nei tempi e nei modi più celeri per raggiungere tutti
gli obiettivi prefissati.
Giuseppe Pagoto
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Lettera ai Presidenti
Cari amici, ad un mese
dall'inizio del nuovo anno sociale, a pochi giorni dall'insediamento
del Direttivo del Vostro Club ed in attesa di potere incontrare
ciascuno di Voi nelle varie occasioni e nei tempi più brevi
possibili, voglio scrivervi ed esternarvi alcune mie riflessioni,
alcune impressioni, alcune valutazioni.
Il Kiwanis Junior, così come molte (quasi tutte) associazioni,
gruppi o movimenti giovanili vive un periodo difficile a causa delle
difficoltà legate proprio all'età giovanile (complessità del
percorso scolastico, problematicità nella ricerca del lavoro,
trasferimenti, cambiamenti delle proprie abitudini o altro ancora
che conoscete benissimo). Di questo siamo consapevoli, perché
abbiamo vissuto i vari momenti più o meno coinvolgenti, più o meno
entusiasmanti, ma sempre convinti e motivati nel raggiungere gli
obiettivi e realizzare il massimo possibile nelle varie condizioni.
È per questo e per tutto quello che accomuna Noi giovani kiwaniani
di tutto il Distretto Italia che da qualche anno le strategie ed i
risultati del Kiwanis Junior vengono maggiormente attenzionati e
legati ad obiettivi precisi e finalità condivise.
Il ruolo ed i compiti del Presidente (vedi manuale del Presidente
anche scaricabile dal sito) sono molteplici e tutti indispensabili
per il mantenimento e la crescita del Club e per realizzare tutti i
service e le varie attività dell'anno.
Mi piace ricordare però che requisito essenziale e fondamentale per
un Presidente è essere un "Manager", un "Leader" del gruppo e nel
gruppo.
Il Presidente deve intraprendere iniziative, sviluppare i service,
diventare punto di riferimento visibile nel territorio in cui opera
sia in ambiente kiwaniano (dovrebbe infatti mantenere un legame
forte con il proprio club Kiwanis di riferimento) ma anche
all'esterno. È senza dubbio il Presidente che deve stimolare i soci
e creare le condizioni migliori per operare al meglio e non il
contrario e comunque sarà Lui stesso che ne sconterà i risultati sia
positivi che negativi.
Ad oggi, alcuni di Voi, non hanno presentato o reso informato il
Luogotenente di riferimento e più in generale il Distretto sia della
situazione del Club (numero soci, problematiche già esistenti
ecc. ecc.) che del proprio programma e degli obiettivi da raggiungere
sia essi di carattere distrettuale che di carattere locale.
Io confido molto nell'accelerazione di tutte quelle attività
interne (riunioni, manifestazioni, iniziative del club, aumento del
numero dei soci e quant'altro) che di quelle esterne (partecipazione
ai Training, attività kiwaniane varie, momenti di incontro con il
Kiwanis e visibilità nel territorio in cui si opera con articoli,
comunicati ecc. ecc.) e confido molto nelle Vostre qualità e
motivazioni. Ponendo alla base lo spirito kiwaniano, confidando in
quanto sopra descritto e nella convinzione che potremo dare ad altri
giovani in futuro la possibilità di fare kiwanis forse in condizioni
migliori di quanto stiamo facendo Noi, credo che i prossimi mesi
possano dare notevoli soddisfazioni soltanto se ognuno di Noi,
faccia un sforzo, piccolo, umile, senza pensarci troppo o troppo
poco, ma con la certezza e la convinzione che l'unione di tutti
potrà portare il Kiwanis Junior ai livelli che merita, non per Noi
stessi e le nostre cariche kiwaniane, che durano un anno, ma per i
valori, per lo spirito che Ci unisce e per tutto quello che insieme
ad altri negli anni è stato e sarà realizzato.
In attesa di avere notizie, di avere visibile il Vostro operato e di
festeggiare insieme i traguardi raggiunti, Vi giunga un abbraccio
sincero ed un augurio di buon lavoro!
Giuseppe Pagoto
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