Relazione del Governatore
Eletto Sandro Cuzari
alla XXX Convention KI DI-S.M.
Signor Governatore
Ussia, Signor Presidente Europeo Ravasi, Signor Vicepresidente
Europeo Vigneron, Presidenti di Club, Delegati, Officer. Amici
carissimi a voi il mio affettuoso saluto!
Mi presento a questa Convention per la «conferma statutaria» di
“Governatore Eletto” e svolgere - dal prossimo I ottobre, con
responsabilità ed equilibrio - i compiti e le funzioni, delicate e
complesse, di Governatore del Distretto.
Ho svolto il “praticantato” con attenzione, scrupolo e, dal mio
punto di vista, con diligenza. È stato un anno ricco di esperienze e
di intenso impegno! Nel darvene per sommi capi doverosa informazione
perché ognuno deve conoscere le attività dei Governatori, mi auguro
di riuscire a trasferirvi lo stesso entusiasmo con cui ho servito il
Distretto in questo periodo. Mi sono mosso a stretto contatto del
Governatore Ussia che mi ha costantemente sollecitato, nella
diversità di funzioni, di prendere coscienza delle problematiche del
Distretto senza attendere il I ottobre, e lo ringrazio pubblicamente
di questa sua sensibilità. Del resto il Governatore Ussia, nel suo
programma e all’atto del suo insediamento, aveva teorizzato che
avrebbe perseguito una gestione collegiale del Distretto. Sullo
stesso avviso il Presidente Internazionale Eletto Dave Curry che fin
dall’ottobre 2006 aveva sollecitato «una stretta collaborazione tra
i due Governatori» per creare i presupposti per una gestione fondata
sulla continuità.
Mi sono, quindi, concentrato:
• nella attuazione del programma del Governatore Ussia;
• nello svolgere i compiti delegati al Governatore Eletto;
• nella realizzazione del service distrettuale pluriennale;
• nel sostenere la costituzione di nuovi club;
• nel rafforzamento di quelli esistenti;
• nella formazione dei soci e degli officer;
• partecipando a tutti i momenti formativi prescritti dalla
Federazione Internazionale ed Europea per lo svolgimento della
funzione di Governatore Eletto.
Con le Divisioni ed i Club ho avuto tanti esaltanti momenti di
contatto, di collaborazione e di confronto. A Gent, ho partecipato
alle attività formative per Governatori Eletti. In Polonia ho
partecipato alla Convention Europea ed alle riunioni di esecutivo in
cui ho evidenziato gli attuali obiettivi e quelli del prossimo anno
sociale. Nel nostro ambito territoriale, ho programmato e seguito i
vari momenti formativi Kiwanisdomani, Studi Kiwaniani, Leadership
Education e la Conferenza di Formazione per Luogotenenti Confermati.
Ringrazio i Presidenti dei Club ed i Soci, i Luogotenenti
Governatore e le Divisioni per l’impegno e la passione profusi nello
svolgimento di tali attività! Ringrazio i relatori ed i formatori
che si sono messi a disposizione del Distretto evidenziando l’alto
livello qualitativo degli associati.
Alla Convention di Roma avevo già evidenziato la mia visione di
Distretto «moderno, efficiente, dinamico, partecipato, coinvolgente,
trasparente nelle spese, rispettoso della legalità statutaria, al
passo con i tempi, mobilitato in significativi atti di solidarietà,
insomma, un Distretto protagonista del e nel territorio». Nel
confermare questa visione, aggiungo che nel prossimo anno sociale mi
«muoverò nella continuità» di questo anno sociale, come del resto
avevo anche anticipato a Roma. Le novità che saranno introdotte sono
conseguenza del contesto storico in cui si andrà ad operare per
essere al passo con i tempi.
Permettetemi una prima «asserzione»: il Kiwanis deve ancora crescere
e svilupparsi! Ma come ed in che termini! In questi 40 anni, il
Distretto è stato «soltanto il contenitore in cui si sono
identificati geograficamente i club». Sono anni in cui il Kiwanis è
stato gestito in modo «pionieristico», «giorno per giorno», facendo
leva sulla «aggregazione umana» e sulla «buona volontà». Quaranta
diversi modi di «essere e fare» Kiwanis! Una tipologia per ogni
contesto storico in cui il Kiwanis si è sviluppato con una «sua
particolarità ed una sua qualificata nota distintiva». Anni
indimenticabili, portati avanti con significativi momenti di
visibilità locale e tanti service, ma sono anni in cui il Distretto
si è mosso senza strategie, i Club si sono mossi in modo autonomo
anche rispetto al Distretto, ma sono (pure) anni in cui il Kiwanis
non è cresciuto numericamente. Dai Club e dalle Divisioni c’è una
diffusa «richiesta» di spingere il Distretto a «fare un salto
funzionale e di visibilità» e commetteremmo un grossolano errore se
non prestassimo la dovuta attenzione! Oggi, in un epoca
completamente diversa rispetto al passato, in cui le tematiche di
vita ed i traguardi di civiltà sono ovviamente altri, perché altre
sono le tensioni e le visioni del mondo e della comunità
circostante, nasce la richiesta di «attualizzare» il Kiwanis, cioè
di rivitalizzare l’impegno, l’ambito di intervento ed il modo di
interloquire.
Ecco, «il salto» richiesto a viva voce dai club, dalle Divisioni e
dai soci: passare da “associazione di tanti club” in
“organizzazione” strutturata a livello periferico e nazionale, con
strategie ed impegni per un «comune lavoro e comuni traguardi».
Si tratta di sviluppare il Kiwanis «allineandolo» alle evoluzioni
portate avanti dalla Federazione Europea ed Internazionale»; e
pensando come deve «svilupparsi nell’immediato e nel prossimo
futuro».
Si tratta di cambiare il «comportamento e la cultura di fare
Kiwanis» per non essere travolti dalle migliaia di associazioni di
volontariato che operano nel territorio con elevatissimi mezzi
finanziari e di visibilità, annullando la nostra mission.
Insomma «attualizzare» il Kiwanis:
• significa perseguire nuovi traguardi
• significa portare avanti nuove interlocuzioni
• significa espandersi nel territorio
• significa avvicinare nuovi soggetti
• significa creare nuove visibilità
• significa service più consistenti e di maggiore spessore
• significa non rimanere schiacciati dal tempo!
Sono convinto che questa è la strada giusta da seguire, e riusciremo
in questo «salto» se tutti quanti saremo capaci di sollecitare la
«vivacità ed un nuovo protagonismo» dei soci e dei club.
Ed allora, esaltatevi ancora ed oltre ogni misura di fronte alle
sfide del quotidiano; e riappropriatevi del gusto di essere
kiwaniani servendo ancora la comunità perché nessuno di voi ha
esaurito il proprio impegno.Ogni uomo su questa terra deve porsi a
servizio della comunità della quale deve essere un protagonista
attivo, mettendo da parte il proprio egoismo per ricercare il meglio
ed il giusto, per se e per tutta l’umanità. Se i Kiwaniani, che
ritengo essere la parte migliore di questa società, vanno via, o si
isolano, o ritengono di farsi da parte perché stanchi, avremo
davanti una comunità priva di valori. Se così fosse, sono convinto
che, ognuno di voi, si opporrà a questa visione e saprà trasferire
agli altri qualcosa di importante e di vero.
L’attuale struttura organizzativa Club, Divisioni, Distretto è,
sostanzialmente, sana ed in grado di affrontare l’immediato futuro.
Bastano pochi correttivi, per riuscire a migliorarne il rendimento e
le funzioni. La «centralità» dei Club è e rimane il punto attorno al
quale ruota l’organizzazione, ma tale centralità dovrà «essere messa
a disposizione di tutti» per favorire il «Distretto nazionale», la
casa comune di tutti!
Il Kiwanis avrà una “sua autorevole identità nazionale” solo se «il
Distretto, i Club e le Divisioni saranno convergenti ed omogenei
nella azione da seguire, negli obiettivi da raggiungere, nel
messaggio da trasmettere e nelle concrete finalità da portare
avanti.
Più debole sarà questa identità meno incisiva o totalmente inutile
sarà l’azione del Kiwanis nella società e nella vita di tutti i
giorni, e saremo condannati a scomparire.
Allora, sforziamoci, in tutti i modi, in tutte le occasioni, con
l’impegno di tutti ed il coinvolgimento di tutti, di conseguire
“questa identità nazionale”, in cui tutti dovranno avere voce nei
modi e nelle forme dovute, ma, alla fine, tutti dovranno allinearsi
e sostenere la linea comune definita, perché tutti dovranno
rispettare la democrazia dei numeri, che è, e rimane, la più
esaltante norma democratica di “vita e di aggregazione umana”, la
regola più alta della “democrazia dei popoli”.
Il prossimo anno sociale sarà intenso ed impegnativo come quello
attuale perché: si progetterà per obiettivi; si procederà con
efficienza e speditezza; si elaborerà sulla base del confronto e del
dialogo; si agirà portando avanti costanti momenti di partecipazione
e di coinvolgimento; si eserciteranno le funzioni con collegialità;
si opererà per concrete e visibili solidarietà. Sulla base del
ragionamento seguito fino adesso, ritengo essenziale potenziare
l’organizzazione, valorizzare la comunicazione e puntare,
vigorosamente, sulla visibilità. Escludo di utilizzare vecchi e
superati modelli organizzativi perché oggi non sono in grado di
soddisfare (fino in fondo) l’attuale domanda di efficienza. Ho,
quindi, immaginato un «Distretto fortemente partecipato» in cui il
Governatore decentra «più compiti possibili alle Divisioni»!
Il “decentramento”:
È una “valida proposta” di efficienza operativa. Perché è il
contrario della centralità attuata in questi 40 anni.
È uno “strumento” di crescita. Oltre questa linea sarà necessario
rimodulare i confini del Distretto.
È una “occasione” di maggiore partecipazione e di costruttivo
dialogo.
È un modo “per dare più valore” ai Club ed alle Divisioni.
Il “decentramento” sarà attuato sulla base di un rapporto fiduciario
tra Governatore e Luogotenenti, e di precise direttive che verranno
impartite dal C.d’A.
In sostanza i Luogotenenti Governatore accanto alle funzioni
statutarie, dovranno, pure, perseguire quelle che verranno delegate
dal C.d’A. e/o dal Governatore. Un “ristretto staff distrettuale”
opererà per area geografica nord, centro e sud, a stretto gomito con
le Divisioni ed i Club. Ogni area geografica sarà coordinata da un
Segretario Aggiunto che risponderà direttamente al Governatore. Lo
staff sarà snello, professionale e manageriale. Sarà impegnato a
portare a buon fine i servizi che il Distretto erogherà. Lo stesso
staff assisterà, sovrintenderà, stimolerà, collaborerà, sosterrà i
Luogotenenti ed i Presidenti dei Club nel raggiungimento degli
obiettivi e delle attività. Non mi interessa che un club arrivi
prima, occorre che tutti i club – anche se con tempi e modi diversi
– arrivino tutti primi! È indispensabile consolidare il numero dei
soci e dei club esistenti e nel contempo puntare alla loro crescita.
Se del caso, è indispensabile rimodulare le Divisioni e questo in
linea con le direttive europee ed internazionali. Il prossimo anno
sociale particolare attenzione sarà prestata al settore delle donne,
con iniziative di grande spessore organizzativo e di elevata
interlocuzione, ed ai giovani, che dovranno accrescere nell’impegno
sociale e nel numero. È importante «comunicare con immediatezza»
all’interno ed all’esterno del Distretto! So che ci sono diverse
posizioni, ma per certi versi, bisogna utilizzare strumenti e mezzi
«relazionali più rapidi, moderni, dinamici, penetranti». Infine,
bisogna uscire dai “ristretti confini” locali per puntare a momenti
di grande visibilità. Significa scommettere sull’operato locale di
ciascun club e di ampliare e diffondere l’attività. Ben vengano,
quindi, service, manifestazioni, ricorrenze, iniziative, occasioni
che sottolineano l’identità del Kiwanis. Sbizzarritevi come volete,
ogni club programmi ciò che vorrà e nei modi che ognuno preferisce,
ma è fondamentale organizzare iniziative finalizzate ai bambini,
all’infanzia ed ai giovani di «tutto il mondo» ed, in particolare,
di quelli della cosiddetta porta accanto. È la specificità del
Kiwanis, la condizione della nostra esistenza e sopravvivenza! Se
perdessimo questa caratteristica gli altri non capirebbero! Allora
accanto ai tradizionali splendidi momenti di aggregazione, create
nuove occasioni d’incontro ed entusiasmatevi ancor di più, perché
ognuno di voi dovrà essere e sarà “ambasciatore” del Kiwanis nel
territorio! La Giornata dei Diritti dei Bambini (21 ottobre) sarà
riconfermata e per la prima volta sarà celebrata la Giornata
mondiale del Kiwanis (prima settimana di aprile di ogni anno ). Mi
auguro che queste due occasioni possano diventare «momenti
significativi di mobilitazione e di visibilità»!
Alcune battute sulla situazione finanziaria. È il punto più delicato
della vita del Distretto, per una antica brutta storia che ha
lasciato un «profondo senso di sfiducia». Ritengo che sia giunto il
momento di una «rinnovata fiducia»! Il Bilancio dovrà essere uno
strumento gestionale e contabile dinamico, gestito con grande
professionalità e con criteri aziendali manageriali ed efficaci. Uno
strumento trasparente in cui tutti dovranno riflettersi e tutti
potranno leggere i dati. Un documento che dovrà accompagnare la
crescita del Distretto e sottolineare gli obiettivi. Ho apprezzato
la “rigorosa, motivata e trasparente” gestione di bilancio del
Governatore Ussia e continuerò sulla strada delle spese “rigorose,
necessarie e per obiettivi”. Rinnovo la mia adesione al «service
distrettuale pluriennale» cui sono convinto che i Club e le
Divisioni si mobiliteranno con concreti atti contributivi. Lo studio
avviato quest’anno per utilizzare (a qualunque livello) le
“agevolazioni finanziarie e contributive” previste dalla normativa
italiana, sarà portato a termine. Questo adempimento è sollecitato
dai Club e dalle Divisioni. Il Distretto assegnerà un contributo
alla Fondazione Internazionale per essere utilizzato nelle grandi
campagne di solidarietà. Un adempimento trascurato in questi ultimi
anni, ma dovuto per l’appartenenza del Distretto alla organizzazione
internazionale; nel contempo, un nostro atto di riconoscenza per il
cospicuo contributo dato dalla Fondazione al progetto in Niger del
Kiwanis Junior; ed, infine, il contributo è un atto di solidarietà
per la costituzione dei club in aree geografiche in cui i diritti e
le libertà sono state per anni soffocati. La quota associativa
versata dai soci non deve essere intesa come un balzello, ma come
una solidarietà per fare grande il Kiwanis in Italia San Marino. Nel
particolare la quota sarà utilizzata dal Distretto, ma anche dalle
Divisioni e dai Club. Pertanto, ci sono concrete possibilità di
assegnare un contributo di 2000 Euro a ciascuna Divisione per fare
fronte ai compiti delegati che verranno assegnati dal Distretto.
L’assegnazione del contributo a ciascuna Divisione, è possibile
rimodulando le voci di bilancio. L’erogazione sarà subordinata
soltanto al raggiungimento di obiettivi:
• lo svolgimento della attività formativa
• una iniziativa coinvolgendo tutti i club della Divisione
• a costituzione di almeno un nuovo club con 20 soci (ovviamente il
numero dei club e dei soci esistenti dovrà essere consolidato).
In assenza di obiettivi, la somma verrà devoluta al Service
Distrettuale ed alla Divisione verrà erogato il tradizionale
contributo di 250 Euro.
Anche il contributo al Kiwanis Junior sarà erogato al raggiungimento
dell’obiettivo di costituire almeno un nuovo club per ogni
Divisione, consolidando il numero dei soci e dei club KJ esistenti.
Il Distretto sosterrà le iniziative di particolari rilievo dei Club
con specifici incentivi.
Infine, il Distretto, metterà in essere una serie di iniziative,
occasioni e modalità per raccogliere «somme» diverse dal
tradizionale circuito associativo da destinare alla gestione ed ai
service. Ovviamente, tutte le somme vincolate per service saranno
utilizzate esclusivamente per “service”.
Questo, il programma che ho immaginato, che non è diverso da quello
immaginato dai Club e dalle Divisioni, e, mi auguro, che non sia
diverso da quello immaginato da ciascuno di voi! Il programma è «un
buon programma», facilmente attuabile! I Luogotenenti confermati lo
hanno condiviso e molte specifiche parti le ho confrontate, in
questi mesi, con i Club e le Divisioni in diverse occasioni. Due le
innovazioni operative importanti: il decentramento dei compiti e
quello contabile. Per il resto il programma si sviluppa nella
«continuità di questo anno sociale» perseguendo solo una certa
efficienza! La novità gestionale più significativa riguarda il tipo
di azione che il Distretto intende perseguire: utilizzare la
centralità dei Club per una comune strategia finalizzata a
specificare l’identità del Distretto. Nessuno ha la «bacchetta
magica» ma non pensate che possa essere impossibile! Accostatevi con
una mentalità nuova rispetto ai riti ed alle usanze «soffocanti» del
passato!
Il «motto» che caratterizzerà il prossimo anno sociale sarà “CON
GIOIA A SERVIZIO DEI BAMBINI” poveri, infelici, diversamente abili,
disperati, sparsi nel mondo e nella nostra comunità circostante.
Concludo con una mia personale esortazione: i bambini hanno diritto
ad una famiglia ! Ed è per questo che vi chiedo di accogliere nelle
vostre case più bambini possibili per dare il calore di una casa e
l’affetto che solo una mamma ed un papà sanno dare!
Grazie della pazienza e della attenzione! Viva il Kiwanis.
Sandro Cuzari
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